Perry Mason e il caso Amnesia Fatale (e la signora cleptomane) by Erle Stanley Gardner

autore:Erle Stanley Gardner [Gardner, Erle Stanley]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: narrativa, Giallo Mondadori, Perry Mason
editore: bandinotto
pubblicato: 2013-04-01T14:26:55+00:00

10

VIRGINIA Trent, seduta sul letto, guardò Mason con gli occhi gonfi. – Buongiorno, avvocato disse con voce incerta.

– Come si sente?

– Non lo so. L’infermiera mi ha appena svegliata – rispose lei con la bocca impastata.

Un’infermiera, in piedi al lato del letto, spiegò:

– Era piuttosto tesa così il dottore le ha dato un sedativo.

– Me ne sono accorta – disse Virginia Trent, stropicciandosi gli occhi. – Devo avere un aspetto orribile. Mi dia uno specchio e un bicchiere d’acqua.

L’infermiera le portò l’acqua, ma non lo specchio. Virginia prese il bicchiere senza ringraziare, poi osservò la camicia da notte di flanella pesante che aveva addosso e disse all'infermiera:

– È una camicia che non porto mai. Dove l’ha trovata?

– Era nel cassetto in basso sulla destra. Io...

– E non ha guardato nei cassetti in alto?

– Aveva subito un trauma notevole. Temevo che potesse avere freddo. Le sue difese erano abbassate perché il sedativo aveva cominciato a fare effetto nel taxi.

– Adesso ricordo quei poliziotti – disse Virginia Trent. – Sono un mucchio di sadici. Si divertono a torturare le persone indifese.

– Che cosa le hanno fatto? – chiese Mason.

– Mi hanno bombardata di domande, e mi hanno fatta quasi impazzire – rispose la ragazza.

– Devo avere avuto un'altra crisi isterica.

– Infatti – confermò l'infermiera.

– Poi cos’è successo?

– Alla fine un dottore le ha dato un sedativo e a me è stato detto di riportarla a casa e accertarmi che dormisse.

– Vuol dire accertarsi che non scappassi – la corresse Virginia Trent. L’infermiera ebbe abbastanza tatto da non rispondere.

– Dov'è mia zia?

– In ospedale. Ha avuto solo una lieve commozione cerebrale e ha dormito per quasi tutta la notte. Il dottore ha fatto sapere alla polizia che ha ripreso conoscenza solo questa mattina.

– Come sta?

– Non si preoccupi – le disse Mason. – È in grado di prendersi cura di se stessa.

– Che cos’è la storia che mi hanno raccontato sulla pistola che avrebbe ucciso Austin Cullens e sarebbe stata ritrovata nella borsa della zia?

– Non sono ancora riusciti a stabilire che si trattava della sua borsa.

La ragazza non riuscì a trattenere un lungo sbadiglio.

– Dovrà aspettare che mi rinfreschi il viso con dell'acqua fredda e che mi lavi i denti.

– D'accordo, mi dispiace doverla disturbare ma dobbiamo lavorare.

– E su... su... sullo zio George che cos'hanno scoperto?

– Niente, per quel che ne so. Se hanno scoperto qualcosa lo tengono segreto.

– Lui è... lui... cioè...

– Hanno dovuto fare un'autopsia, adesso si trova presso una agenzia di pompe funebri.

– Si giri – gli disse lei. – Devo alzarmi.

– Farò anche di meglio – le rispose Mason. – Andrò giù ad aspettarla in biblioteca. Se la sente di parlare a stomaco vuoto?

– No... dov'è Itsumo?

– Di sotto – le rispose l'infermiera.

– Bene, farò un bagno veloce. Gli dica che voglio del succo di pomodoro con molta salsa Worcester, caffè, uova e toast. E lei, avvocato Mason, dovrà aspettare che mi senta un po' meglio per poter discutere di qualsiasi cosa.

– Sarò di sotto – le disse Mason.

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